MITRIA

ARALDICA

La Mitria, come tutti sanno, è una berretta rotonda, aguzza e partita nell’alto con due fascie pendenti, dette infule, che portano gli arcivescovi, i vescovi, gli abati, e i canonici Mitriati.

Fu forse desunta dalle tiare e dalle infule dei sacerdoti egizi, ebrei e greci, e sin dal IV° 1’usarono i vescovi nelle funzioni di chiesa; ma non prima dell’VIII° secolo la troviamo alta e bipun­tata; nell’ 847 si concedeva dal papa per speciale privilegio.

Nell’ araldica la Mitria serve da cimiero, e i diversi ecclesiastici la portano come segue:

Abati secolari: di profilo, col pastorale volto all’interno;

Abati regolari: inclinata a destra; col pastorale a sinistra, volto all’interno per dimostrare che non hanno giurisdizione spirituale fuori dei loro chiostri;

Abati commendatari: di profilo a destra, col pastorale a sinistra volto all’interno;

Canonici Mitriati: di profilo a destra;

Vescovi: di fronte a destra, col pastorale a sinistra volto all’infuori.

Arcivescovi: di fronte nel mezzo, col pastorale a sinistra volto all’ infuori.

In Germania i vescovi fanno passare il pastorale entro la Mitria e spesso la pon­gono sull’ elmo.

Molti vescovi che non avevano stemma, posero la Mitria entro lo scudo, come fecero Giovanni Shirnod vescovo inglese e Santi de’ Cavi vescovo di Tivoli.

I vescovi ed arcivescovi pari d’Inghilterra usano le mitre cinte al basso della corona del loro titolo.

Le mitre si vedono anche sugli elmi di secolari per ricordare gli avvocati e protet­tori delle abbazie.

I Signori di Parthenay portano una Mitria per cimiero, perchè uno di questa famiglia essendo Arcivescovo di Tours, ebbe la dispensa di ammogliarsi, colla condizione però, ch’egli ed i suoi posteri prendessero il soprannome di L’Archeveque con l’obbligo di porre una Mitria sopra le loro arme.

Entro lo scudo la Mitria rappresenta dignità ecclesiastica o premio di virtù.