IL CRESCENTE

ARALDICA

Si può trovare nelle arme in varie posizioni: montante (non è necessario blasonare questo attributo, come posizione ordinaria), quando ha le corna volte verso l’alto; volto, quando ha le corna che guardano il fianco destro dello scudo; rivoltato, quando le corna guardano il fianco sinistro; rovesciato, quando sono volte verso la punta dello scudo; volto in banda o in isbarra, quando guardano l’angolo superiore destro o sinistro; in cuore, quando tre crescenti sono addossati nel contro; sfrontato o addossato, quando due crescenti si mostrano le corna o il dorso.

Raramente si trova figurato, cioè con occhi, bocca e naso umani.

Il crescente è l’emblema dell’Impero Ottomano, ma prima lo era già di Bisanzio o Costantinopoli.

Il Morning Advertiser, in uno dei suoi numeri dell’ anno 1856, descrive l’origine del crescente bizantino in questi termini: “All’epoca in cui Filippo il Macedone si era accostato di notte tempo colle sue truppe alle mura di Bisanzio per iscalarle (341 av. C.), la luna rischiarò ad un tratto il paese e scoprì agli assediati l’armata nemica, che ributtarono vigorosamente.

Da quel momento il crescente fu adottato conio emblema favorito e protettore della città.

Quando i Turchi presero Costantinopoli (1453), trovarono il crescente rappresentato dovunque, e pensando che esso possedeva senza dubbio qualche possanza magica, lo adottarono a loro volta per insegna.”

E’ risaputo, che in molte monete di Bisanzio, coniate in onore di Augusto di Trajano e di Caracalla, figurava lamezzaluna.

In quanto alla simboligia di questa figuranelle arme, varie sono le opinioni degli araldisti.

Alcuni credono che i nomi di cavaliere del sole, della luna, della stella, del crescente, che gli antichi giostratori assumevano, abbia influito alla introduzione degli astri nel blasone.

Un Francese si è meravigliato che vi siano tante mezzelune negli stemmi, mentre la luna quando è piena mostra sempre i suoi effetti maggiori.

Perciò è da supporre che, i crescenti rappresentino tante bandiere tolte ai Turchi, ovvero la discendenza da un cavaliere dell’ordine del Crescente.

Altri araldisti credono che il crescente indichi una famiglia nuova che tende ad innalzarsi, o anche una spedizione o un pellegrinaggio in Oriente.

Ma come osserva giustamente il Maigne, il crescente non fu preso per emblema dai Musulmani che in un’epoca relativamente moderna (1453), ed i Crociati e pellegrini non potevano averlo conosciuto in Terrasanta nell’epoca delle spedizioni d’oltremare.

I simbolisti pretesero che significasse benignità buona amicizia, chiarezza di fama, eco.

Considerato il gran numero di crescenti che si vedono nelle arme, noi siamo persuasi che nel medioevo avessero un significato emblematico, che ci sfugge, o forse lo stesso che ci danno i simbolisti.